«Laura, mia indissolubile compagna, io ti benedico per queste gioie improvvise che mi giungono dal tuo ricordo. Ogni lettera che leggo è un rivivere il tempo immemorabile che abbiamo insieme trascorso, ignoti prima l'uno all'altro, poi improvvisamente svelati nel nostro comune destino. Io credo che se questa gioia dovesse durare a lungo, di Bob non troveresti un giorno altro che il mito quasi pagano, poiché mi dissolverei in te, e altra sorte per me non vorrei».
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Salvatore Satta dimostra con le sue opere quanto diritto e letteratura viaggino su binari paralleli. Su questo si veda quanto espresso da Treccani on-line https://www.treccani.it/enciclopedia/diritto-e-letteratura_(Enciclopedia-delle-scienze-sociali)/
Salvatore Satta e sua moglie, Laura Boschian (foto tratta dal "il manifesto").